mercoledì 27 luglio 2016

La ballata di Adam Henry di Ian McEwan


Cosa hanno in comune un ragazzo di nemmeno 18 anni malato di leucemia che rifiuta le cure per motivi religiosi e una donna quasi sessantenne, giudice dell'Alta Corte Britannica, in piena crisi matrimoniale?
Forse niente, forse tutto.

Essere oggetto della commiserazione altrui era un'altra forma di morte civile.
Forse i legami più forti nascono inaspettatamente laddove nessuno si aspettava, come i fiori e l'erba di scarpata ferroviaria. Le vite di Fiona May e Adam Henry si intrecciano casualmente: appassionato e ingenuo lui, metodica e razionale lei. Un rapporto che sfida le convenzioni e l'etica.
Perché non sempre giustizia e morale viaggiano sullo stesso binario.
Lo sa bene Fiona, che, specializzata in diritto familiare,  è chiamata ogni giorno a prendere importanti decisioni, da cui dipendono le vite e il futuro dei minori che entrano nella sua aula. Quello che non può sapere è che quel ragazzo pieno di ardore  e spontaneità, in qualche modo, riuscirà a penetrare la sua corazza di alterità e imparzialità. Così si ritrova a scegliere per Adam, il suo benessere, quel bene superiore che lui non riesce a comprendere, offuscato da un credo irrazionale e oscurantista.
Adam deve vivere, obbedendo a quella legge naturale, più forte di ogni precetto religioso, che vede nel compimento di ogni individuo il suo trionfo.

Le religioni, i sistemi morali, ivi compreso il suo, erano come cime di una fitta catena montuosa osservate da una grande lontananza: non ne spiccava una sull'altra né per altezza né per verità o rilevanza. A chi spettava il giudizio?

Lo scrittore Ian McEwan costruisce un libro garbato, misurato, che trasmette in maniera esemplare il mondo in cui vive il giudice Fiona May, simile allo specchio d'acqua di una stagno, all'apparenza immobile ma che nasconde correnti e profondi turbamenti. La protagonista è infatti una donna tanto algida e risoluta nella sua vita pubblica, quanto fragile nel privato. Una donna che ha fatto della sua stessa esistenza una missione, quella di decidere il meglio per gli altri, ma che si ritrova smarrita nel tentativo di dare un valore ai sentimenti inaspettati, agli incontri causali, al flusso incessante degli eventi.
Forse Adam simboleggia proprio quel tassello mancante. La libertà mancata, il desiderio bruciante di esserci, il senso profondo delle cose.

Indicazioni terapeutiche: per chi ama la scrittura pacata di McEwan e le dinamiche dell'alta borghesia inglese.

Effetti collaterali: Ogni persona è pronta a battersi per ciò in cui crede, a donare perfino anche la vita per una causa superiore. Ma esiste il bene assoluto o qualunque sistema dei valori non è che una visione soggettiva? Difficile asserire dove inizia il bene indivuale e finisce quello collettivo, dove la religione sconfina nel fanatismo e l'etica si trasforma in conformismo.  Una volta ho letto che Dio è come uno specchio: lo specchio è sempre lo stesso ma ogni persona che vi si riflette vede una cosa diversa. In tempi di integralismo islamico e terrorismo, può sembrare sconsiderato, ma comincio a credere che sia vero.


lunedì 18 luglio 2016

Equazione di un amore di Simona Sparaco

In fisica quantistica, se due particelle interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separate, non possono più essere descritte come due entità distinte, perché tutto quello che accade a una continua a influenzare il destino dell’altra. Anche ad anni luce di distanza
Parte da qui, da questo postulato della fisica noto come equazione di Dirac, la scrittrice Simona Sparaco per raccontarci l'ineluttabilità di alcuni rapporti, quelle storie d'amore distruttive, quasi, patologiche, dalle quali però non sappiamo, e non vogliamo, fuggire.


Ci sono persone che sono legate da un elastico e non lo sanno. A un certo punto prendono e partono, ognuna per la sua strada, ognuna per i fatti suoi, e l’elastico le lascia fare, le asseconda, al punto che di quell’elastico alla fine quasi ci si dimentica. Poi però, arriva il momento estremo,quello al limite dello strappo,e l’elastico reagisce, non si spezza, anzi, piuttosto, con un colpo solo, violentissimo, le fa ritrovare di nuovo faccia a faccia.
Potremmo dire che il mondo si divide in due categorie: da una parte quelli che ambiscono ad un’esistenza tranquilla, a coltivare un «amorevole distacco dalle cose», dall'altra coloro che non riescono a rinunciare allo stomaco in subbuglio, alle emozioni che stordiscono, che si "fanno" di passione, di libertà, di viaggi, di sport estremi, come se la vita fosse un a droga a cui non riescono a rinunciare.
Lea appartiene alla seconda categoria.
Ha sepolto la sua tormentata storia d'amore con Giacomo e si è lasciata tutto, passato, amici, famiglia alle spalle. Si è trasferita a Singapore con il marito Vittorio, solido avvocato che lavora per una multinazionale. Ha ritrovato la serenità e la sua esistenza scorre su binari tranquilli, al riparo delle cure amorevoli di Vittorio, che non conosce cedimenti né dubbi. Che è l'opposto di Giacomo, tormentato, lunatico, inaffidabile, desideroso di lasciare un segno nel mondo, amante in egual misura della letteratura e della fisica.

La Scienza e la Poesia hanno entrambe il potere di rivelare la complessità e la bellezza del mondo.
È un'esistenza ovattata quella di Lei. Quasi onirica. In una Singapore avveniristica, dove ogni aspetto negativo viene smussato, depotenziato, celato. Dove sembra regnare soltanto l'ordine, la pulizia, il distacco. Una città che ha fatto del de-controllo controllato delle emozioni il suo diktat.
Ma è questa la vera felicità? Fluttuare al di sopra delle pulsioni e dei sentimenti più carnali, senza lasciarsi scalfire da nulla?
Lea cerca di adeguarsi a questo nuovo mondo, a questa nuova dimensione, di cucirsi addosso una pelle non sua, di essere all'altezza dell'amore di Vittorio. Ci riesce. Quasi.
Se non fosse per quell'inquietudine, che si insinua nella sua mente seguendo percorsi periferici, che penetra ogni pensiero, ogni sospiro, che la tiene sveglia la notte e le fa sentire fuori posto, sbagliata, imperfetta.


Ci sono stati  momenti, in tutti questi anni, in cui mi sembrava di leggere il tuo nome dappertutto. Nelle strade, negli articoli di giornale, pareva che tutto il mondo si chiamasse come te. Forse è proprio questa la fisica quantistica, la possibilità di sentire presente nella tua mente qualcuno che fisicamente non c'è.
Così quando riceve una mail da una casa editrice italiana intenzionata a pubblicare il manoscritto del suo primo libro, Lea, senza esitazioni, decide di tornare a casa, senza sapere che il suo ritorno a Roma la condurrà inevitabilmente tra le braccia del suo antico amore mai sopito. 
Ma chi è davvero Giacomo? Un narcisista incapace di amare, come sostiene la sua amica d'infanzia Bianca, o l'unico in grado di vedere la sua vera essenza, il suo talento, e di amarla aldilà delle sua fragilità?
L'ultimo romanzo di Simona Sparaco è una corsa a perdifiato tra presente e passato, sulle orme di una passione bruciante e inevitabile, che mischia lacrime e baci, paradiso ed inferno, sempre sull'orlo di un baratro. Un finale inaspettato che colpisce per la sua fatalità e lascia il lettore con la consapevolezza che sì esistono, quegli amori totalizzanti, immortali, che trascendono l'idea stessa del tempo e dello spazio, quegli amori struggenti che, proprio perché non si sono mai dovuti confrontare con le insidie della quotidianità, ti restano dentro per sempre.
Come due particelle quantiche destinate ad essere legate per l'eternità.

Indicazioni terapeutiche: per chi crede che alcuni incontri siano inevitabili, soprattutto quelli che iniziano con l'intenzione di correggere un errore.

Effetti collaterali: Frida Khalo diceva che l'amore è tale solo se capace di includere tutto, e contraddizioni e i superamenti di sé stessi, le aberrazioni e l’indicibile. 
Il resto è  paura della solitudine, apparenza, comodità, noia, sicurezza, ipocrisia, calore umano. Chiamatelo come vi pare, ma amore no.



martedì 12 luglio 2016

Un uso qualunque di te di Sara Rattaro




Viola è un'anima inquieta. Non le basta un lavoro creativo, un amica fidata, una figlia-modello, Luce. E poi c'è Carlo, suo marito.
Carlo che incarna il compagno ideale, che ha saputo prenderla per mano e tacitare tutte le sue insicurezze. Carlo che sfidato la sua famiglia e ogni convezione per lei. Il comun denominatore che ha dato un senso alla realtà circostante, il suo porto sicuro.

Tu non perdi mai il controllo, sono io quella sbagliata, tu sei il punto fermo, io quella che oscilla. 

Eppure c'è un ma. Una nota stonata, qualcosa che stride, un ronzio di sottofondo che non cessa mai.
Viola è profondamente infelice: si sente esclusa dal rapporto padre-figlia, ne soffre e non se na da' pace, ma non fa nulla per darlo a vedere. Si limita ad osservare attonita come prigioniera dietro ad un vetro troppo spesso.
Viola intrappolata in una collaudata routine destinata ad non interrompersi mai, fatta di menzogne, di rimpianti, di non-detti, un mantra che si ripete ogni giorno uguale all'altro.

Quando una persona ti attraversa l’anima, una parte di te si sbriciola, peccato sia la parte su cui hai sempre contato.

Qual'è la sottile differenza tra amare gli altri e "usarli"per raggiungere la propria felicità? Cos'è che fa di noi delle cattive persone?
Perché è indubbio che Viola, la protagonista di questo romanzo, non è la coraggiosa eroina in cui tutte vorremo riconoscersi. È una madre assente, una moglie egoista, una bugiarda, una manipolatrice. Nasconde dietro una facciata di insofferenza, un lato oscuro che alimenta con continui tradimenti: si prende quello che vuole quando vuole, senza preoccuparsi delle conseguenze, mandando giù i sensi di colpa insieme alle lacrime.
Fino al giorno in cui la vita le sbatte in faccia, nel modo più brutale possibile, le conseguenze delle sue azioni: Luce è all'ospedale in condizioni critiche. La telefonata arriva di notte e la sorprende a letto con l'ennesimo amante. Ma non c'è tempo per le spiegazioni, per le scuse, per i rimorsi. L'unica cosa che conta è Luce.

 Se sei disposto a perdere tutto ciò che hai per ottenere ciò che vuoi sei appena entrato in un circolo vizioso, perché ciò che hai non è altro che tutta te stessa.

Nonostante la trama non proprio originale e il finale un po' forzato, Un uso qualunque di te colpisce per la sua intensità: Viola è una donna che si mette a nudo, una che sbaglia e capisce alla fine che l'unica cosa che le resta da fare è pagare il conto, per quanto salato si sia rivelato.

Indicazioni terapeutiche: per chi crede nel karma.

Effetti collaterali: Nella vita può capitare di usare gli altri, in un modo qualunque, senza la consapevolezza di ferirli. Nella vita può capitare che gli altri ci usino, in un modo qualunque, lacerandoci il cuore.

giovedì 7 luglio 2016

I miei libri per l'estate!


L'estate è ufficialmente arrivata.
Per me estate è sinonimo di mare, di vacanze, di relax. E soprattutto di libri.
Sotto l'ombrellone, all'ombra di una pianta al fresco del proprio giardino, tra una passeggiata e l'altra in montagna, un libro è un buon amico che vi seguirà ovunque.
Se non li avete ancora letti, ecco i romanzi che vi consiglio di portare in vacanza con voi:



Notti in bianco, baci a colazione di Matteo Bussola
Dopo aver spopolato sul web, Matteo Bussola si lancia con tutto l'entusiasmo che lo contraddistingue nell'avventura di un libro tutto suo, nel quale racconta la sua vita di padre, in costante bilico tra la stanchezza cronica e la meraviglia di imparare a guardare il mondo ogni giorno con occhi nuovi.
Leggi qui la recensione completa
Per chi affronta l'avventura delle genitorialità con il sorriso sulle labbra.


La tristezza ha il sonno leggero di Lorenzo Marone
Il secondo romanzo di Lorenzo Marone non tradisce le aspettative: tratteggia con abilità l'affresco di un "nerd" quarantenne lasciato dalla moglie, Erri Gargiulo, alla prese con una famiglia ingombrante, tra insicurezze affettive e rimpianti mai sopiti.
Leggi qui la recensione completa.
Per chi crede nelle seconde possibilità.

Splendi più che puoi di Sara Rattaro
Può l'amore trasformarsi in una prigione? La vita di Emma, vittima delle violenze del marito Marco, sposato quasi per gioco, si è trasformata in un incubo: diventata ormai prigioniera in casa propria, vede la sua dignità di donna viene calpestata quotidianamente. Ma quando ormai tutto sembra perduto, troverà il coraggio di cambiare il proprio destino.
Per chi pensa che la violenza di genere non sia solo un fatto privato.




Equazione di un amore di Simona Sparaco
La vita tranquilla di Lea viene scombussolata dall'incontro con una vecchia conoscenza, Giacomo, che la costringerà a rimettere in discussione la sua vita "apparentemente" perfetta. Si troverà divisa tra la rassicurante storia con il marito Vittorio e la passione per l'uomo che non ha mai dimenticato.
Per chi brama le storie d'amore tormentate.




Il rumore delle cose che iniziano di Evita Greco
Un romanzo incantevole, lieve ed intenso al tempo stesso. La storia di Ada, creatura fragile e ingenua, che affronta le difficoltà senza però smettere di ascoltare il suo cuore e il rumore delle cose che iniziano. Nonostante l'apparente debolezza, la protagonista riuscirà a fare tesoro degli insegnamenti della nonna Teresa e a superare gli scogli della vita.
Leggi qui la recensione completa.
Per chi affronta la vita senza paracadute.




La ballata di Adam Henry di Ian McEwan
Fiona Maye, giudice dell'alta corte di Londra specializzata in diritto di famiglia, è una donna puntigliosa e dedita al lavoro che vede crollare le sue certezze quando il marito la lascia. A ciò si aggiunge la difficile decisione sulla sorte del giovane Adam Henry, gravemente ammalato di leucemia che rifiuta ogni intervento trasfusionale, in quanto testimone di Geova. Fin dove è lecito decidere di lasciar morire un individuo per rispettare la sua fede religiosa?
Per chi segue sempre la propria coscienza.




Non mi resta che augurarvi buona lettura!!!!


lunedì 4 luglio 2016

Calendar girl di Audrey Carlan



Ogni tanto ci casco, compro il libro che viene preannunciato come il più letto dell'estate. È successo anche con Calendar girl di Audrey Carlan, pubblicizzato come il nuovo caso editoriale oltreoceano, che ha venduto qualcosa come 3 milioni di copie.
Si tratta in verità non di un libro solo ma di una "saga", ben quattro volumi, che racchiudono l'avventura di 12 mesi della protagonista, Mia, costretta a riciclarsi come escort per far fronte ai debiti contratti dal padre alcolizzato e giocatore d'azzardo.
Ma non disperatevi arriva la fata madrina 2.0, anzi meglio, una cinica zia che guarda caso ha un'agenzia ad hoc che le procura un ingaggio milionario per impersonare ogni mese, con un contratto diverso,  la fidanzata di un facoltoso rampollo dell’alta società. Caduta dalla padella alla brace penserete voi?
Nemmeno per sogno. Sarà al servizio di clienti belli, affascinanti e sexy. Della serie ti piace vincere facile. Tuttavia anche la ragazza non scherza: mora con riflessi blu, occhi verde topazio, fisico prorompente al punto giusto e un vocabolario non proprio da educanda.

Volerai dall’uomo in questione, ovunque si trovi, e sarai per lui tutto ciò di cui ha bisogno per quel mese. Comunque, io non vendo sesso. Se vai a letto con loro, è solo perché ne hai voglia, ma quando vedrai alcuni degli uomini che ho sulla lista d’attesa ti verrà una gran voglia di farlo, anche a prescindere dai soldi.

È un mondo edulcorato e irreale, quello che ci racconta Audrey Carlan, caratterizzato da una netta distinzione tra buoni e cattivi: la fortunata Mia si ritrova paradossalmente catapultata in un universo improbabile dove incontrerà solo persone buone, simpatiche e intelligenti che sapranno apprezzarla come mai le era successo prima.
Il racconto alterna party esclusivi e notti di sesso bollente. Perché anche se le prestazioni sessuali non sono incluse nel prezzo, la nostra Mia non si lascia sfuggire nessuna occasione per fare qualche "acrobazia hot" con il partner di turno, tra orgasmi esplosivi e armamentari immensi.

L'impressione è che l'autrice abbia speso tutte le sue forze per rimarcare il fatto che, in realtà, sia Mia a detenere il potere, a prescindere dalla sua decisione di vendere sé stessa al miglior offerente. Ma è solo un'illusione.
Ma al di là dei giudizi morali, anche lo stile non mi ha entusiasmato: il romanzo è piatto, senza alcun spessore psicologico, e per di più noioso, dal momento che ricalca fedelmente gli stereotipi di un genere, che a partire da Cinquanta sfumature di grigio in poi, è stato cavalcato anche troppo. Non c'è nessun pathos, nessun sussulto, nessun coinvolgimento. Anzi, a mio avviso, sono ravvisabili molti elementi tipici della letteratura rosa, diventata popolare a partire dagli anni 30 del Novecento, quali  la massiccia presenza di cliché e modelli comportamentali che privilegiano l'omogeneizzazione (soprattutto per i personaggi maschili) e la tendenza alla ripetitività e alla serializzazione che fa sì che la lettura non richieda né sforzi cognitivi né competenze specifiche.
Banale e soporifero anche come lettura sotto l'ombrellone. Passo e chiudo.

Indicazioni terapeutiche: per chi sente la nostalgia delle acrobazie di Anastasia e Mr Grey.

Effetti collaterali: Questo tentativo di emancipazione della figura femminile basata solo sulla rivendicazione della libertà sessuale fa acqua da tutte le parti. La parità tra i due sessi non si fa solo in camera da letto, ma passa attraverso una vera e propria nuova cultura di genere, volta ad abbattere gli stereotipi che ingabbiano le donne in ruoli precostituiti. La vera emancipazione sarà raggiunta quando ad una donna non sarà più richiesto di essere bella, sexy, efficiente sul lavoro, brava mamma, brava cuoca, brava casalinga, brava a letto, sexy ma non troppo, indipendente ma non troppo, sempre e comunque un passo indietro all'uomo di turno. E soprattutto quando il suo valore sarà svincolato dalla materialità del suo corpo.
Come sosteneva Rita Levi Montalcini le donne che hanno cambiato il mondo, non hanno mai avuto bisogno di mostrare nulla, se non la loro intelligenza.