martedì 7 giugno 2016

Notti in bianco, baci a colazione di Matteo Bussola


Mi sono imbattuta in un post di Matteo Bussola qualche mese fa. Anche se non lo conoscevo sono rimasta colpita dal suo modo di scrivere, così toccante e scanzonato allo stesso tempo. Non mi ricordo l'argomento della discussione ma sono rimasta talmente impressionata che ho deciso di iniziare a seguirlo, accorgendomi ben presto che di essere in buona compagnia.

Nella mia vita insonne io sono: padre, figlio, amico, cuoco, chitarrista, giardiniere, disegnatore, amante, lavatore di piatti, costruttore di torri coi cubetti  e un mucchio di altre cose, tutti i giorni e non sempre in quest'ordine Ma ho scoperto che la prima cosa è l'unica che mi contenga per intero. Tutti i giorni imparo da quella e ogni lezione che imparo alimenta tutte le altre. Le mie figlie alimentano me e mi ricordano che essere padre significa vivere in bilico tra la responsabilità e l'abbandono, tra la forza e la tenerezza. E che questo vale per tutto.
Matteo Bussola è diventato infatti un fenomeno virale sui social: il suo diario quotidiano in cui racconta le sue vicissitudini come padre, compagno, fumettista è seguito da migliaia di internauti. Complice probabilmente il calore e l'affetto con cui tante persone commentavano e condividevano le sue riflessioni e le sue risposte alle stravaganti domande delle sue bambine, questi racconti sono diventati un libro, edito da Einaudi, Notti in bianco, baci a colazione, che è balzato subito in testa nelle classifiche di amazon.


Un diario sui generis che inizia così:

Di lavoro faccio il padre. Di professione disegno i fumetti. Per passione, scrivo.

Qual è il segreto di tanto successo?
La semplicità, la voglia di arrivare al cuore dei lettori senza sovrastrutture né artefici. Un uomo che sceglie di parlare di sé, senza però salire in cattedra, ma "condividendo" il suo mondo.
Durante una recente intervista, alla domanda su quando avesse iniziato a scrivere delle proprie figlie, ha candidamente risposto che si limita a parlare della sua vita, che comprende appunto tre figlie, Ginevra, Virginia e Melania, un lavoro "precario" da fumettista, una compagna, due cani, e tutti i problemi delle persone comuni, come andare a a fare la spesa e barcamenarsi tra bollette e conti correnti agli sgoccioli. Uno di noi, direte voi.  
Uno che tuttavia non ha perso la voglia di giocare, di riflettere sulle cose, di vedere il bicchiere mezzo pieno. In questo difficile compito lo aiutano, con tutto il loro incredibile acume, le sue figlie. E allora anche le notti in bianco diventano meno pesanti, gli avanzi di cibo si trasformano in una risorsa, una bambina malata che ti dorme addosso un modo per fermarsi a riflettere.

La bellezza non è mai facile. E se non la scegli solo perché magari ci vuole più tempo ad aprirla, o a raggiungerla, tutto il tempo che risparmierai evitandola non sarà mai una vittoria, ma la più clamorosa delle sconfitte.
C'è tanta poesia nascosta nelle pieghe della quotidianità, solo che finiamo per scordarcene, impegnati a schivare impegni e sfuggire alla vita frenetica in cui siamo intrappolati. Il pregio di Matteo Bussola è proprio questo, usare la sua scrittura come una lente che ci aiuti a cambiare il modo in cui vediamo e viviamo la realtà che ci circonda. Tante istantanee messe una di fianco all'altra, un disegno incompiuto che si rinnova ogni giorno.
Come ci ricorda "il Bussola", come lo chiama la sua compagna Paola Barbato,  perché quando scrivi, , oppure leggi, in quei momenti riesci a cambiare il tuo punto di vista sulle cose. E se riesci a cambiare il tuo punto di vista sulle cose allora significa che il mondo, anche solo un pezzetto, anche se non lo sai, lo hai già cambiato. Cambiando te.


Indicazioni terapeutiche: per i genitori disperati, per chi non rinuncia al buonumore.

Effetti collaterali: Passiamo gran parte nelle nostra giornate ad essere arrabbiati, a lamentarci,  ad inveire perché piove, governo ladro. Dov'è finita la magia. la leggerezza, la felicità?
Si è nascosta nelle domande impertinenti dei bambini, nel ricambiare l'amore che riceviamo, nei gesti gratuiti di gentilezza, nell'educazione che non cede il passo all'arroganza
Ogni piccolo gesto, può propagarsi all'infinito: si dice che il minimo battito d'ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall'altra parte del mondo. Effetto farfalla, lo chiamano.  Perché questo mondo caotico che abitiamo può cambiare, ma dipende da noi. Dalla nostra capacità di vedere le cose in prospettiva. Di prendere la rincorsa e saltare al momento giusto, anche se non sappiamo dove quel salto ci porterà.




2 commenti:

  1. Non vedo l'ora di leggere questo libro (l'ho prenotato in biblioteca, arriva, arriva!). E di imparare anche un po' da questo "padre".

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Davvero è un libro molto ispirato che offer tanti spunti di riflessione, soprattutto per i genitori. Un mondo diverso di guardare alla fatica di tutti i giorni.

      Elimina