venerdì 13 novembre 2015

Woody di Federico Baccomo

Mio nome: Woody. Miei anni: quasi tre. Mia razza: basenji. 
Inizia così questo piccolo romanzo, che come lo stesso autore Federico Baccomo sottolinea, cerca di raccontare qualcosa di grande in maniera semplice (non vi sfuggirà una certa somiglianza con Il piccolo principe). 
Che dire, missione compiuta.
Ma vi avverto, se, come me, amate i cani e ne avete uno,verserete lacrime, fiumi di lacrime.
Riderete, soffrite, vi commuoverete. Non potrete non immaginare il vostro fidato amico nei panni di Woody. Non potrete non fare il tifo per lui. Perché questo romanzo tocca nel profondo, come certi profumi dell'infanzia, che ci fanno venire subito le lacrime agli occhi.

La storia è narrata dal punto di vista di Woody, un cane basenjii di tre anni. Un brutto giorno dei tipi strani vengono a portarlo via per rinchiuderlo in un canile. Woody non capisce. Il suo mondo felice è sparito.
Perché è finito là dentro? Ma sopratutto, rivedrà mai la sua amata Padrona?
Ora, Woody: capisce. Capisce che dolore: fa paura anche quando finisce. Dolore: diventa ricordo di dolore,e ricordo di dolore: fa tremare, e rende mondo più buio e più stretto. 
La scelta della sintassi è geniale. Certo insolita, ma garantisce un'immedesimazione totale. Questa è la storia del mondo visto da un cane: un punto di vista ingenuo , ma così vero e profondo da ammaliare qualsiasi lettore. Non lasciatevi ingannare, non è un un volume per bambini: è un piccolo libro che parla di temi importanti, di violenza, ma lo fa in una chiave inedita. Cos'è il bene? E il male? Cosa siamo disposti a fare per proteggere chi amiamo?
Ma prima di tutto è la storia immensa e semplice allo stesso tempo dell'amore sconfinato di un cane per il suo padrone. Un amore che trasfigura il mondo, che ci insegna a sorprenderci, un amore che si spinge a voler essere migliori.

Indicazioni terapeutiche: per chi ama i cani, per chi non può vivere senza il suo cane, per chi sa che solo un cane può farti sentire straordinario.

Effetti collaterali: Domani, e il giorno dopo domani, e il giorno dopo il giorno di domani, e tutti i giorni che verranno, sono giorni nuovi, giorni ancora da scrivere, e tu dovrai essere pronto, e forte,e furbo,e, soprattutto, dovrai impegnarti a essere il cane migliore che puoi, scegliere sempre la cuccia invece che la gabbia, le carezze invece dei colpi, il buono invece del cattivo.
Questo ci insegna il rapporto con un cane. Che ogni giorno può esser meraviglioso o terribile, pieno di promesse o insidie, di incontri buoni o pessimi. Ma che la scelta sta sempre a noi. E, soprattutto, che ogni sfida fa un po' meno paura con un amico fidato al nostro fianco.


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