martedì 12 aprile 2016

L'amore che ti meriti di Daria Bignardi

Proprio ieri ripensavo ai miei giochi di infanzia: i pasti preparati con le foglie e le margherite, le mappe del tesoro per esplorare il giardino, le bambole che prendevano vita. Pomeriggi interi a cavalcare le onde della fantasia.
Ero felice e non lo sapevo.
Anche Alma era felice. Prima.
Prima che Maio sparisse. Prima che i suoi genitori morissero. Prima di restare sola, nuda, esposta. 
Trent'anni dopo di quel dolore antico sembra non esserci più traccia, sepolto come braci ardenti sotto una spessa coltre di cenere. In realtà, Il senso di colpa non l'ha mai abbandonata, costringendola a a tagliare ogni ponte con il proprio passato per riuscire a sopravvivere, come se gli Alma-Maio non fossero mai esistiti.
Ma è solo un'illusione.
Il nostro passato non ci lascia mai, non importa quando desideriamo lasciarcelo alle spalle. Tutti i momenti fugaci, tutti i ricordi, tutti coloro che abbiamo amato rivivono in noi, che a noi piaccia o no.
Gli effetti del dolore sull'amore sono devastanti: diventi una persona che pensa solo a se stessa, ti senti in credito col mondo, non sai amare. La gente crede che il dolore faccia maturare, invece io penso che hi soffre troppo da giovane non cresca mai.
Toccherà alla figlia di Alma, Antonia, incinta di sei mesi, provare a districare la matassa di bugie, segreti, sofferenze della sua famiglia, ricongiungendo i fili tra passato e presente. Come una moderna detective si addentrerà per i vicoli di una Ferrara silenziosa ed ostile, simile ad un animale acquattato che aspetta di colpire, alla ricerca della verità.
Cosa è successo a Maio la notte che è scomparso? Sua madre è davvero responsabile?

Alma e Antonia, madre e figlia, unite da un legame abitato da troppi silenzi. Due donne che si specchiano l'una nell'altra per capire chi sono veramente. Distaccata e manipolatrice Alma, curiosa e appassionata Antonia. Riusciranno a ricucire, attraverso il passato, il loro rapporto?


Daria Bignardi tenta di costruire un libro a metà strada tra il giallo e la saga familiare: mi è piaciuto lo stile e ho trovato le ambientazioni molto suggestive. Si respira un certo distacco doloroso, una nostalgia che sa di persiane chiuse in estate, di ginocchia interrate, di gite sul Po limaccioso in afose pomeriggi, di luce abbacinante e sguardi d'intesa fraterni. 
La storia è narrata attraverso due diversi punti di vista, quello di Alma e di Antonia, con continui salti temporali dal presente al passato. Le pagine più coinvolgenti sono senza dubbio quelle dedicate all'infanzia di Alma e Maio, ritratto di una felicità che non ritornerà più, di risate perse per sempre.

Alla fine resta l'interrogativo più importante: l'amore va meritato?
Io non credo.
Amiamo spesso senza capire il perché, senza ragioni né reti di salvataggio. A volte questo amore ci salva, altre volte ci distrugge.

Indicazioni terapeutiche: per chi ama i segreti di famiglia.

Effetti collaterali: Cosa significa nascondere a tutti, sopratutto a chi amiamo, i nostri pensieri più profondi?
Alcuni lo fanno per proteggere la propria famiglia, altri per nascondere la loro vera natura.
Alzare muri è pericoloso, si rischia di lasciare gli altri fuori, vicini eppure irraggiungibili.
I segreti ti rendono più forte ma anche più solo. Fanno soffrire soprattutto chi li porta.


0 commenti:

Posta un commento