venerdì 18 settembre 2015

Scrivimi ancora di Cecelia Ahern

Rosie e Alex sono amici da sempre. Cresciuti insieme il destino li dividerà ma, anche se separati da migliaia di chilometri, il loro rapporto resterà l'unico punto fermo della loro vita.
Perché esistono poche persone nel mondo, per alcuni una sola, per altre nemmeno quella, che sono come un faro nella tempesta, un porto sicuro al quale ritornare. Persone che ci conoscono nel profondo, che desiderano per noi solo il meglio. Questo è Rosie per Alex. Questo è Alex per Rosie.
Un'amicizia che ha in sé la gemma dell'amore, anche se impiegheranno anni per capirlo.
Non era un'amicizia come le altre. Eravamo inseparabili, ma costantemente separati. Ho capito che non importa dove sei, o con chi sei. Resterai, profondamente, sinceramente, nel mio cuore.
L'intero romanzo ( che in verità mi ha ricordato un po' Un giorno di David Nicholls) racconta la vita di Rosie e Alex e di come il destino sembra divertirsi a mettere loro i bastoni fra le ruote. L'originalità di Scrivimi ancora è il fatto di essere raccontato in chiave "epistolare" attraverso le lettere, le mail,  i bigliettini che si scambiano non solo i due protagonisti, ma tutti i personaggi che gravitano intorno a loro. Messaggi testimonianza di anni passati a rincorrersi, a perdersi, a ritrovarsi.
Scappare non è un modo per risolvere le cose. Puoi sfuggire più veloce e lontano che puoi, ma la verità è che, dovunque tu vada, resti sempre dove sei.
Ma non è solo una storia d'amore: la scrittrice Cecelia Ahern ci racconta la vita di Rosie, gli sbagli, i treni mai presi, la voglia di rialzarsi dopo ogni caduta. Non si è mai arresa e, attraverso le sue vicende, l'autrice ci insegna che non importa quanto la tua vita può andare in pezzi, ciò che conta è la capacità. ogni volta, di ricominciare, per costruire un nuovo cammino. Rosie è l'emblema di ciò che tutti noi dovremmo sempre tenere a mente: non è mai troppo tardi per essere ciò che saresti potuto essere.


Indicazioni terapeutiche: per tutti quelli che credono nel destino e nell'anima gemella.

Effetti collaterali: Non posso nascondere che questo libro mi ha lasciato uno strano retrogusto, una sorta di velo malinconico appiccicato alla pelle. Ma come, hai la fortuna di incontrare a sette anni l'uomo della tua vita e te lo lasci scappare? Che senso hanno avuto tutti quegli anni passati ad accontentarsi di altro?
Nemmeno l'happy end mi consola dal fatto che certe scelte si pagano care: il tempo sprecato non torna più indietro.


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