mercoledì 7 ottobre 2015

Gli istanti si spezzano a metà di Antonio Riccardo Petrella

Gli istanti si spezzano a metà è un libro strano. Direi che sono quasi due libri in uno: nelle prima parte si racconta di Carla, della sua infanzia e della tragedia che l'ha segnata. Nella seconda ritroviamo la protagonista adulta, costretta a a fare i conti con i suoi segreti che la trascineranno in una misteriosa ricerca.
Ho amato molto la prima parte, mentre ho trovato deludente la seconda, quando il romanzo scivola quasi nel poliziesco. Mi è sembrato poco credibile e completamente sganciato dalla storia che l'autore aveva saputo costruire nelle prime pagine. Il colpo di scena nel finale è la ciliegina sulla torta: un arteficio letterario al limite dell'inverosimile con lo scopo di colpire il lettore al cuore.
Peccato. Perché la storia all'inizio mi era piaciuta. Carla Ha otto anni e vive in una grande casa fuori Torino con i genitori, entrambi funzionari di banca, e la sorella più piccola, Beatrice, che detesta. Si sente l'eterna seconda, sminuita davanti alla sorella che agli occhi della sua famiglia appare perfetta. Sempre più insofferente a questa situazione, si rifugia giorno e  notte nella sua camera, dove si diletta a fare dei filmati con la sua piccola telecamera. L'unica che sembra capirla è la nonna, che asseconda questa sua passione e le ricorda l'importanza di coltivare le proprie aspirazioni. Una persona senza un sogno è come una foglia strappata e strapazzata dal vento della confusione, le ripete continuamente.
Mia nonna mi aveva detto che siamo circondati dagli istanti. in ogni momento della nostra vita viviamo uno o più istanti. I nostri giorni sono determinati dagli istanti, non da singoli momenti. Per istante lei non intendeva un fugace secondo della nostra vita, ma un periodo costituito da tre parti: una iniziale, una rottura,e infine una finale.
Gli istanti si spezzano sempre a metà. C'è sempre una parte che li precede e una che sussegue. l'istante centrale è un punto di rottura, un punto di demarcazione. 
L'istante che ha spezzato la vita di Carla è il giorno in cui sua sorella viene rapita. Quel giorno sii ritrova a fare una scelta che segnerà per sempre la sua esistenza, constringendolaa a convivere con un segreto inconfessabile.

Indicazioni terapeutiche: per chi vuole riflettere sulle debolezze dell'animo umano.

Effetti collaterali: Mark Twain diceva che ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno. Il senso di colpa di Carla l'ha costretta a costruirsi un muro, dietro il quale celare il suo rimorso. Perché i segreti sono così, sono pericolosi, scavano un solco tra noi e il resto del mondo, condannandoci all'infelicità e alla solitudine.


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