martedì 12 dicembre 2017

Quando tutto inizia di Fabio Volo

L'ultimo libro di Fabio Volo è stato un regalo, diversamente non lo avrei comprato perché, sebbene abbia letto molti dei suoi libri, ultimamente ho come l'impressione che abbia poco da dire.
Quando tutto inizia ha confermato questa mia idea. Per carità, scorre bene, lo stile strizza l'occhio al lettore (o meglio alla lettrice ☺) tra una frase da bacio perugina e una scena pseudo-romantica, ma non esce dal seminato, va troppo sul sicuro e per questo delude.

Negli occhi delle persone che amiamo e che dicono di amarci, spesso col tempo ci si vede più piccoli e meno attraenti. Quando passi anni insieme a una persona finisci per vederne ogni parte, anche quella più buia. Negli occhi di uno sconosciuto, invece, hai ancora la possibilità di disegnarti e raccontarti per come ti piacerebbe essere.

Silvia e Gabriele si incontrano in un giorno di primavera come tanti, davanti a un gelato. Un gioco di sguardi, poche battute, sorrisi spontanei, quanto basta per aver voglia di rivedersi. Il secondo incontro in una libreria è sufficiente perché un piccolo seme metta radici. Da lì in poi è un crescendo: scoppia la necessità di vedersi, toccarsi, viversi. Ma Silvia è sposata.
Fare l'amore nella vasca da bagno, coccolarsi nudi tra le lenzuola sfatte, confidarsi davanti ad un calice di vino con sulle labbra ancora il sapore dell'altro diventano allora una via di fuga, una parentesi dal mondo per tornare ad essere sé stessi.
Ma si può davvero mettere in pausa la propria vita? Si deve scegliere tra passione e famiglia, tra tranquillità e desiderio o è giusto pretendere il pacchetto completo?
Mentre in Gabriele, allergico da sempre ai legami, si fa strada la voglia di condividere qualcosa di più che qualche ora furtiva, Silvia è vittima dei sensi di colpa.

Le nostre felicità separate erano più piccole, più risicate, non sarebbero mai potute essere come la nostra felicità insieme.

Fabio Volo ha un talento speciale: sa parlare al cuore delle donne. Sa cosa vogliono, sa cosa sognano ma soprattutto sa cosa vogliono sentirsi dire. Ma questa volta non è bastato.
Lo scrittore bresciano manca di coraggio e si affida a temi a lui cari ma così scade nella dilagante banalità . Anche in questa storia ricorre infatti allo stereotipo del maschio alfa brillante ma inaffidabile, il prototipo dell'uomo sfuggente che ogni donna ha sognato di far innamorare e che, contro ogni pronostico, cade esso stesso vittima di quell'imprevedibile sentimento che fa rima con cuore.
Quello che ne emerge è un quadro di una mediocrità spaventosa: da un lato quarantenni in carriera che si accontentano di relazioni usa e getta, dall'altra donne che tradiscono per noia ma poi si pentono, temendo il giudizio della società. Ma siamo sicuri che le donne 2.0 stiano ancora lì ad aspettare il cavaliere sul destriero bianco che le salvi dalla loro prigione dorata?

Indicazioni terapeutiche: per chi non è mai stato tradito.

Effetti collaterali: Quando tutto inizia non fa tanto riferimento alla storia clandestina tra i due protagonisti ma al percorso di crescita di Gabriele, che a partire dal dolore e dall'abbandono sarà capace di ricostruirsi, aprendosi ad un nuovo modo di amare. Perché alla fine la vita è una somma di tanti inizi, come una lunga strada che non sai mai dove ti condurrà.


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