venerdì 1 febbraio 2019

La simmetria dei desideri di Eshkol Nevo

In effetti, l'amicizia è una faccenda strana, secondo me. Sono ormai cinque anni che traduco dall'inglese articoli accademici di argomento umanistico o sociale, e non ho ancora trovato un articolo che analizzi la questione in profondità. Certo, oggi tutto dev'essere statistico ed empirico, mentre è difficile quantificare e calcolare distanza e vicinanza, fedeltà e tradimento, amore e nostalgia. E forse non è neppure necessario.
Il legame apparentemente indissolubile tra quattro ragazzi di Haifa è la colonna portante di questo romanzo: durante la finale dei Mondiali di calcio del 1998 quattro amici decidono di scrivere su tre biglietti i desideri che vorrebbero realizzare, con l'impegno di conservarli fino al mondiale successivo per verificare quanto da loro auspicato si sia realmente concretizzato.
Non hanno ancora trent'anni ma hanno già condiviso insieme molte esperienze, la scuola, i viaggi, l'esercito. Nonostante questo, ciò che li lega maggiormente è la loro spinta verso il futuro, le speranze e i sogni, la voglia di scendere a patti con le proprie paure e di scrivere il proprio domani.

Qualcosa di fondamentale è sballato in ciascuno di noi, no?, ho commentato io. Per il semplice fatto che siamo esseri umani.

Churchill è il carismatico del gruppo, capace di affascinare le persone, soprattutto le donne, con la sua personalità esuberante, sogna di diventare un grande avvocato e realizzare qualcosa di importante. Amichai è sposato con Ilana la piagnona, una donna che i suoi amici faticano a capire ed apprezzare, ha due gemelli e vende polizze per malati di cuore, anche se spera un giorno di aprire una clinica di medicina alternativa.  Ofir lavora nella pubblicità, è il più bravo con le parole, ma sente di aver tradito la propria stessa natura perché ha venduto l'anima al mostro del marketing. Infine Yuval, il narratore, timido e silenzioso: è attraverso i suoi occhi che viviamo le vicende raccontate nel libro. Proprio lui, il più sensibile e introverso, guiderà il lettore attraverso gli amori e i dolori, i timori e le illusioni di questo gruppo di ragazzi, sullo sfondo di una terra difficile come Israele.

Io con lei mi sento normale, ha detto Ilana. mi sento a posto. sento che la mia tristezza è a posto. Che la mia pesantezza è a posto. Che il fatto che ogni tanto ho bisogno di nascondermi dal mondo è a posto. Mi sento capita quando sono con maria. Capita fino in fondo.

La simmetria dei desideri di Eshkol Nevo non è soltanto la storia di un'amicizia con la A maiuscola ma una parabola sulla crescita personale, sulla ricerca di un senso più profondo della vita, sulla solitudine e sui legami tra le persone. Un romanzo scorrevole ma non scontato, che regala, al tempo stesso, sprazzi di ironia e riflessioni profonde. Un viaggio nell'animo umano destinato a non finire mai.


Indicazioni terapeutiche: per chi crede che gli amici siano un'oasi nel deserto che permette di dimenticare il deserto.

Effetti collaterali: per uno strano gioco del destino (sempre che esista) i desideri dei quattro protagonisti saranno rimescolati come carte dal vento. Quanto di ciò che vogliamo è davvero un nostro desiderio interiore o quanto, invece, è frutto delle circostanze? E soprattutto è pensabile ipotizzare una sorta di armonia come punto di arrivo del proprio percorso? O forse, dal momento che viviamo in una realtà disarmonica, un tentativo del genere è destinato a fallire in partenza?

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