È così che è iniziata. Un giorno Louise bussa alla porta di Addie e gli domanda se ha voglia di passare le notti insieme a lei. Non per sesso, ma per tenersi per mano nel buio delle coperte, in cerca di un po' di calore umano e di comprensione. Tra i due nasce così una tranquilla routine, che sfocia presto in un tenero affetto, un lumicino destinato a scaldare il cuore di due anziani vedovi, che non hanno nessuna colpa se non quella di non essersi inariditi, di non aver perso la voglia di aprirsi all'altro, di godere delle piccole cose di ogni giorno.
Un sentimento puro destinato malauguratamente a scontrarsi con lo spietato conformismo della piccola cittadina in cui abitano, Holt, in Colorado. I due protagonisti non solo saranno oggetto di biasimo da parte di vicini, amici, conoscenti, ma dovranno lottare anche contro la cieca disapprovazione delle loro famiglie.
Ho deciso di non badare a quello che pensa la gente. L'ho fatto per troppo tempo, per tutta la vita. Non voglio più vivere così. Dà l'idea che stiamo facendo qualcosa di sbagliato o scandaloso, qualcosa di cui vergognarci.
Kent Haruf confeziona una storia tenera e spietata, tratteggiando in modo pulito e sobrio il nascere di una promessa che è in sé portatrice di speranza e felicità, un patto tra due anime quiete per combattere il mostro peggiore di tutti, la solitudine. Un'amicizia nata come antidoto al silenzio della notte che cala come un sipario, lasciando sbigottiti e impauriti, in balia dei pensieri e dei timori più oscuri.
Amo questo mondo fisico. E il vento e la campagna. Il cortile, la ghiaia sul vialetto. L'erba. Le notti fresche. Stare a letto al buio e parlare con te.
Le nostre anime di notte è un romanzo semplice, delicato, lieve come un fiocco di neve. Come lo stile di Haruf, essenziale e sfrondato, capace tuttavia di emozionare e coinvolgere, senza dover per forza ricorrere a voli pindarici e retoriche affettate. Eppure lascia il segno. Un romanzo sull'amore e sul coraggio che nasconde, neanche troppo velatamente, una critica al perbenismo e all'ipocrisia di tutti coloro che hanno fatto dell'apparenza la propria ragione di essere.
Del resto si sa, la gente ti perdona tutto, tranne la felicità.
Indicazioni terapeutiche: per chi crede che il cuore non invecchi mai.
Effetti collaterali: Si avverte tra le pagine l'urgenza da parte di Haruf di terminare il libro ( Le nostre anime di notte è uscito postumo). Il motivo è da ricercare senza dubbio nella malattia che affliggeva lo scrittore. Eppure, anche se vicino alla morte, l'autore è riuscito a lanciare un grande messaggio di speranza: anche quando la vita che è trascorsa è più di quella che resta da vivere, resta sempre accesa la possibilità che ancora qualcosa di buono possa arrivare.
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