martedì 12 luglio 2016

Un uso qualunque di te di Sara Rattaro




Viola è un'anima inquieta. Non le basta un lavoro creativo, un amica fidata, una figlia-modello, Luce. E poi c'è Carlo, suo marito.
Carlo che incarna il compagno ideale, che ha saputo prenderla per mano e tacitare tutte le sue insicurezze. Carlo che sfidato la sua famiglia e ogni convezione per lei. Il comun denominatore che ha dato un senso alla realtà circostante, il suo porto sicuro.

Tu non perdi mai il controllo, sono io quella sbagliata, tu sei il punto fermo, io quella che oscilla. 

Eppure c'è un ma. Una nota stonata, qualcosa che stride, un ronzio di sottofondo che non cessa mai.
Viola è profondamente infelice: si sente esclusa dal rapporto padre-figlia, ne soffre e non se na da' pace, ma non fa nulla per darlo a vedere. Si limita ad osservare attonita come prigioniera dietro ad un vetro troppo spesso.
Viola intrappolata in una collaudata routine destinata ad non interrompersi mai, fatta di menzogne, di rimpianti, di non-detti, un mantra che si ripete ogni giorno uguale all'altro.

Quando una persona ti attraversa l’anima, una parte di te si sbriciola, peccato sia la parte su cui hai sempre contato.

Qual'è la sottile differenza tra amare gli altri e "usarli"per raggiungere la propria felicità? Cos'è che fa di noi delle cattive persone?
Perché è indubbio che Viola, la protagonista di questo romanzo, non è la coraggiosa eroina in cui tutte vorremo riconoscersi. È una madre assente, una moglie egoista, una bugiarda, una manipolatrice. Nasconde dietro una facciata di insofferenza, un lato oscuro che alimenta con continui tradimenti: si prende quello che vuole quando vuole, senza preoccuparsi delle conseguenze, mandando giù i sensi di colpa insieme alle lacrime.
Fino al giorno in cui la vita le sbatte in faccia, nel modo più brutale possibile, le conseguenze delle sue azioni: Luce è all'ospedale in condizioni critiche. La telefonata arriva di notte e la sorprende a letto con l'ennesimo amante. Ma non c'è tempo per le spiegazioni, per le scuse, per i rimorsi. L'unica cosa che conta è Luce.

 Se sei disposto a perdere tutto ciò che hai per ottenere ciò che vuoi sei appena entrato in un circolo vizioso, perché ciò che hai non è altro che tutta te stessa.

Nonostante la trama non proprio originale e il finale un po' forzato, Un uso qualunque di te colpisce per la sua intensità: Viola è una donna che si mette a nudo, una che sbaglia e capisce alla fine che l'unica cosa che le resta da fare è pagare il conto, per quanto salato si sia rivelato.

Indicazioni terapeutiche: per chi crede nel karma.

Effetti collaterali: Nella vita può capitare di usare gli altri, in un modo qualunque, senza la consapevolezza di ferirli. Nella vita può capitare che gli altri ci usino, in un modo qualunque, lacerandoci il cuore.

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