giovedì 6 novembre 2014

La verità di Amelia di Kimberly McCreight

Social network, cyber-bullismo, adolescenti viziati e giochi di potere sullo scenario di una New York che ricorda le ambientazioni del telefilm Gossip Girl.
La scrittrice Kimberly McCreight confeziona un giallo pieno di colpi di scena, scegliendo di narrare la storia da diversi punti di vista, ricorrendo ai flashback e ai social media come vere e proprie fonti. Cosa si nasconde dietro la patina di un mondo in apparenza irreprensibile? 
Amelia è una ragazza perfetta: studentessa modello, figlia amorevole, amica fidata.
È una mattina come le altre quando Kate, sua madre, viene interrotta durante una importante riunione da una telefonata della Grace Hall, la prestigiosa scuola di New york che Amelia frequenta, con cui la mettono al corrente che sua figlia verrà sospesa perché scoperta a copiare un compito. Kate molla tutto per precipitarsi a scuola. "Non è da lei" si ripete durante tutto il tragitto.
Ma, giunta a scuola, l'aspetta un orrore ancora più grande: Amelia, a causa della vergogna, si è tolta la vita. Come è possibile che si sia suicidata?
Kate non crede alla verità sostenuta dalle autorità. Quando riceverà un SMS anonimo "Amelia non si è buttata" capirà che le apparenze nascondono una realtà ben più dura. Cercando di vincere il dolore e il senso di colpa, inizierà ad indagare nella vita privata di sua figlia e scoprirà che c'erano dei segreti di cui ignorava l'esistenza. Amelia, incapace come ogni adolescente di sottrarsi alle grinfie del "gruppo", era vittima di bullismo da parte delle sue compagne. Ma perché tanto odio? Solo calandosi in questo mondo di soprusi e cattiverie Kate potrà giungere alla sconvolgente
verità.
Un libro che lascia col fiato sospeso fino all'ultimo e pone degli interrogativi su una generazione che sembra perduta, incapace di gestire le conseguenze delle proprie azioni.

Indicazioni terapeutiche: per chi ama i gialli, per coloro che vogliono capire meglio i giovani  e come si relazionano con i social network. 

Effetti collaterali: la scrittrice mette in scena il dramma di una madre che, non solo deve affrontare la morte della propria figlia, ma si ritrova davanti un mondo di cui ignorava l'esistenza e soprattutto si trova a vivere il peggior incubo di ogni genitore: quello di scoprire di non conoscere affatto i propri figli.


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