mercoledì 19 novembre 2014

Presentazione "Un prete indifeso in una storia metà" di Giuseppe Vezzoni


Copertina, Pezzini Editore

Lunedì 17 novembre presso Villa Bertelli a Forte dei Marmi ho avuto il piacere di assistere alla presentazione della seconda edizione integrata e corretta del libro "Un prete indifeso in una storia a metà scritto. Don Giuseppe Vangelisti e il suo memoriale" scritto da Giueseppe Vezzoni. 
Oltre all'autore, all'incontro hanno partecipato Ezio Marcucci, in funzione di moderatore, il prof. Paolo Verona, curatore della seconda edizione del volume, e il  cav. Ennio Bazzichi, testimone oculare della strage di Sant'Anna e grande amico di don Vangelisti.
L'opera, come l'autore stesso ha sottolineato durante l'incontro, nasce dalla volontà di riabilitare la figura di Don Giuseppe Vangelisti, parroco della frazione di La Culla per sessanta anni. Questo sacerdote è stato per molti anni considerato un importante testimone oculare dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema avvenuto il 12 agosto 1944, avendo prima dato degna sepoltura alle vittime e, in seguito, sostenuto moralmente i superstiti. Alla sua morte però e, soprattutto dopo la pubblicazione del suo ultimo memoriale postumo nel 1997, il giudizio storico su questa figura è stato completamente ribaltato. Don Vangelisti fu bollato come anti-partigiano e il suo ricordo è caduto dell'oblio, abbandonato non solo della popolazione ma anche delle autorità.

Giuseppe Vezzoni

Vezzoni, con un stile proprio del  giornalismo d'inchiesta, ricostruisce non solo la vicenda del sacerdote ma apre un capitolo più ampio su quello che è stata la strage di Sant'Anna, confutando  tutte le false ricostruzioni e ripercorrendo tutte le fasi della ricerca della verità fino alla storica sentenza del processo di la Spezia del 2005 che condanna 10 ufficiali delle SS che presero parte all'eccidio.
Il libro è ricco di materiali e documenti e analizza in maniera dettagliata, quasi pignola,  le questioni che sono rimaste ancora aperte, come alcune testimonianze che ancora oggi appaiono controverse (quella del caporale Adolf  Beckerth ad esempio).
L'obiettivo è presentare i fatti nella maniera più imparziale possibile affinché il lettore possa poi essere in grado di farsi un'opinione propria. Quello che l'autore ricerca è la verità storica sgombra da ogni visione politica o particolarista. 
Chi, come me, è nato in Versilia conosce la tragica vicenda di Sant'Anna ma devo ammettere che ignoravo che, a distanza di 70 anni, ci fossero ancora tante contraddizioni e tanti lati oscuri non ancora chiariti. Proprio per questo il lavoro di Vezzoni è ancora più degno di ammirazione: la ricerca della verità, forse troppo spesso sacrificata sull'altare delle logiche politiche e della ragion di Stato, è un obbligo morale per onorare la memoria delle vittime che persero la vita quel tragico giorno. 









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1 commento:

  1. Chi ha scritto questo testo rivela problemi gravi di redazione ortografico-grammaticale ma di sicuro ha buon cuore. Un bel commento che poteva essere presentato meglio.

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