lunedì 24 novembre 2014

Questo non è amore. Venti storie raccontano la violenza domestica sulle donne

Durante l'incontro sulla cultura di genere tenutosi a Cardoso sabato 22 novembre, Giusi Fasano ha citato il titolo Questo non è amore. Venti storie raccontano la violenza domestica sulle donne, che racconta storie di donne maltrattate raccolte attraverso LA 27ESIMA ORA, blog curato da un gruppo di giornaliste del Corriere della Sera.
L'opere nasce con l'intenzione di gettare i riflettori sul dramma della violenza domestica, divenatata oggi una vera e propria emergenza sociale, alla quale la politica non sembra purtroppo ancora capace di dare una risposta.
La domanda che molti, anche le giornaliste, si pongono è: perché le donne non denunciano? Perché sebbene maltrattate da mariti, compagni e fidanzati scelgono di subire? Cosa spinge una donna, adulta ed "apparentemente libera", a rimanere accanto al suo aguzzino?
Il libro riporta senza filtri le testimonianze di molte di loro: c'è la storia di Maria, a cui il marito urlava in continuazione "Sei un'incapace", quella di Ileana, stuprata davanti ai figli, e di Sara, per cui il marito era una droga da cui non riusciva a staccarsi sebbene lui la picchiasse.
Dai racconti emerge come la maggior parte di loro pensasse di meritare le sevizie, altre erano animate dalla sindrome della crocerossina "Io ti salverò", molte hanno vissuto anni paralizzate dalla paura, incapaci di reagire.
Ma soprattutto tutte erano donne sole. Sole davanti all'indifferenza della gente, che anche se sa preferisce fare finta di nulla, sole di fronte alle istituzioni, che troppo spesso  pensano che la violenza domestica sia ancora un problema che si debba risolvere dentro le mura di casa.
Questo libro, nato da un'inchiesta giornalistica, si interroga sulla guerra che pare oggi essersi aperta tra uomini e donne: su come le dinamiche della coppia si siano  evolute negli ultimi cinquanta anni e come ciò abbia destabilizzato le relazioni tra i due sessi. Perché il problema delle donne maltrattate è soprattutto un problema degli uomini, uomini malati e disfunzionali. Di come drammi privati sono diventati pubblici, specchio di una società che pare abbia smarrito sé stessa.

Indicazioni terapeutiche: per le donne maltrattate ma non solo, perché la violenza non riguarda solo chi la subisce ma tutta la collettività, perché nessuna si merita le botte, gli insulti, le violenze psicologiche, perché nessuna si merita un non-amore.

Effetti collaterali: è difficile per chi non ha vissuto un'esperienza simile capire, spesso ci si ferma al primo sguardo, alla compassione. Lea Melandri, scrittrice e giornalista che da sempre si occupa del tema della problematica dei sessi, sostiene che capire è salvarsi. Solo capendo e riflettendo sulla complessità della questione infatti si può avviare un processo di cambiamento culturale, che passa per l'educazione e la presa di coscienza che ancora molto deve essere fatto sul piano della parità di genere.


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